PROF.
DOTT. LUIGI STEFANACHI
CURRICULUM VITAE
Dopo
aver esercitato la professione di medico chirurgo nel comune di Castrignano del
Capo, il 1° settembre 1954 è stato assunto in qualità di allievo interno e
specializzando nella Clinica delle malattie nervose e mentali dell’Università
di Cagliari, allora diretta dal prof. Vito Longo.
Il
1° novembre 1954 nella stessa Clinica gli è stato conferito il titolo di
assistente volontario, carica che egli ha rivestito fino al gennaio 1956, epoca
in cui il prof. Longo fu chiamato a dirigere la Clinica delle malattie nervose
e mentali dell’Università di Siena.
Trasferitosi
a Siena, il dott. Luigi Stefanachi ha ricoperto presso la Clinica delle
malattie nervose e mentali di questa Università la carica di assistente
volontario dal febbraio 1956.
Dal
3 gennaio 1956 al 31 marzo dello stesso anno, il dott. Stefanachi ha
frequentato con borsa di studio, presso la Clinica neuropsichiatrica
dell’Università di Roma, diretta dal prof. Mario Gozzano, il corso
straordinario di aggiornamento e di addestramento per l’assistenza ai minorati
da paralisi cerebrale infantile, organizzato dall’Alto Commissariato per
l’Igiene e la Sanità, superando il colloquio finale.
Nell’anno
accademico 1956-57, ha conseguito presso la Scuola di specializzazione
dell’Università di Cagliari, diretta dal prof. Paolo Emilio Maspes, il diploma
di specializzazione in Neurologia e Psichiatria, riportando il massimo dei voti (70/70).
Dall’Università
di Siena gli è stato assegnato il premio di operosità scientifica, sia
nell’anno accademico 1956-57, sia in quello 1957-58.
Per
le ricerche conseguite in collaborazione con il prof. G. A. Buscaino sul
metabolismo della 5-idrossitriptamina nelle malattie nervose e mentali, ha
conseguito il premio nazionale Ernesto Lugaro, bandito per il biennio 1955-1956.
Dell’attività
svolta dal dott. Stefanachi fino al 31 ottobre 1958 presso le Cliniche
universitarie di Cagliari e Siena, fa fede il seguente certificato del prof.
Vito Longo:
La sua non
comune diligenza, il suo amore verso i malati della specialità, la sua notevole
cultura generica mi spinsero allora ad accettarlo come assistente volontario
della Clinica, e posso proprio affermare di non aver errato nel mio primitivo
giudizio, in quanto il dott. Stefanachi non solo non mi ha deluso, ma ha
dimostrato qualità ed attitudini insospettate.
Egli mi ha
seguito a Siena, mostrando costantemente la stessa passione verso la disciplina
neuropsichiatrica ed una spiccata tendenza verso la ricerca scientifica di cui
fanno fede una serie di lavori condotti con rigore di tecnica, cultura e serena
critica.
Tra i suoi
contributi scientifici, mi è gradito citare quelli riguardanti lo studio del
metabolismo delle sostanze indoliche nelle malattie del sistema nervoso e nella
schizofrenia in ispecie (in collaborazione con G. A. Buscaino), che gli hanno
valso l’ambito riconoscimento del premio Lugaro 1955-56; i numerosi contributi
clinici che hanno illustrato particolari aspetti sintomatologici e diagnostici
di forme morbose attinenti alla neuropsichiatria.
Nell’anno
accademico 1956-57 il dott. Stefanachi ha conseguito, presso l’Università di
Cagliari, la specializzazione nella Clinica delle malattie nervose e mentali,
riportando il massimo dei voti.
Per le sue
doti di cultura, di intelligenza e di carattere, al dott. Stefanachi non potrà
mancare un sicuro avvenire, se egli persisterà con salda fede e con entusiasmo
nel cammino intrapreso”.
Napoli, 23
marzo 1960
Prof.
Vito Longo
Il certificato rilasciato
dal prof. Gomirato documenta l’attività svolta dal dott. Stefanachi in questo
periodo:
“Dal novembre 1958, il dott. Luigi Stefanachi ha
continuato la sua attività in questa Clinica che già aveva svolto con molto
successo sotto la direzione del mio predecessore, il ch.mo prof. Vito Longo.
Si è occupato come laboratorista di problemi
delicati ed assai interessanti attinenti il metabolismo biochimico in rapporto
alle malattie nervose e mentali. Egli ha soprattutto organicamente intrapreso e
portato bene innanzi, come documentano le memorie pubblicate in questo tempo,
un complesso studio sulle variazioni delle attività enzimatiche seriche e
liquorali in varie condizioni attinenti alla patologia nervosa e mentale.
La serietà e la preparazione del dott. Stefanachi nel
campo della biochimica applicata ai problemi della neuropsichiatria, sono anche
documentate dal conseguimento, unicamente al dott. G. A. Buscaino L. D.,
dell’ultimo premio Lugaro conferito.
Durante questo periodo, il dott. Stefanachi ha
continuato regolarmente il suo lavoro nelle corsie dei malati. La sua attività
di pratica clinica si è estrinsecata non soltanto nella direzione dei reparti
donne in entrambi i settori di neurologia e psichiatria, ma anche nel tenere a
turno le esercitazioni agli studenti.
Personalmente ho sempre avuto da lodarmi della sua
serietà e soprattutto della sua capacità diagnostica e del senso pratico nel
trattare i problemi della terapia clinica”.
Siena,
13 luglio 1960
Prof.
Giuseppe Gomirato
“Si attesta che il dott. Luigi Stefanachi ha
prestato la sua opera di consulente neuropsichiatra dal 24 luglio 1959 al 30
settembre 1960 negli Ospedali Riuniti di S. Cristoforo di Montepulciano, sia
nel reparto chirurgico, che in quello medico, nonché nell’annesso brefotrofio.
Durante questo periodo il dott. Stefanachi ha
dimostrato non comuni doti culturali professionali, assolvendo il compito con
soddisfazione della Direzione e degli infermi”.
Montepulciano,
30 ottobre 1960.
Prof. Valentino Contini
Trasferitosi
a Napoli nel settembre 1960, ha frequentato la Clinica delle malattie nervose e
mentali dell’Università in qualità di assistente straordinario ed il 3 gennaio
1961, per aver vinto il concorso nazionale bandito dall’Amministrazione
provinciale di Napoli, è entrato a far parte del corpo sanitario dell’Ospedale
psichiatrico “L. Bianchi” in qualità di assistente ordinario; il 1° marzo 1962
è stato nominato primario incaricato.
Circa l’attività didattica
e scientifica svolta a Napoli dallo Stefanachi, così si sono espressi
rispettivamente i Proff. Francesco Vizioli e Vito Longo:
“Il Prof. Dott. Luigi Stefanachi è entrato a far
parte del corpo sanitario dell’Ospedale psichiatrico provinciale “L. Bianchi”
di Napoli, da me diretto, il 3 gennaio 1961, per essere riuscito vincitore del
pubblico concorso di assistente ordinario, ad uno dei primi posti della
graduatoria. Proveniva da Siena, dove era stato alcuni anni assistente della
Clinica per le malattie nervose e mentali di quella Università. Precedentemente
era stato prima interno, poi assistente della Clinica universitaria di
Cagliari. Quando è venuto a Napoli, mi era già noto per alcune sue
pubblicazioni scientifiche che vertevano su svariati argomenti della specialità
neuropsichiatrica e particolarmente per la serie di lavori sul metabolismo
biochimico in rapporto alle malattie nervose e mentali e sulle variazioni di
alcune attività enzimatiche, seriche e liquorali, in varie condizioni morbose
neurologiche e psichiatriche. Per queste pubblicazioni, era anche risultato
vincitore del premio E. Lugaro nel 1955-1956. Maggiore e approfondita
conoscenza della produzione scientifica dello Stefanachi ebbi occasione di fare
quando, due anni fa, fui componente della Commissione di libera docenza a cui
egli si presentava. Qui ebbi ancora di più, attraverso le varie prove di esame,
a rendermi conto delle sue capacità, della sua cultura generale e
della sua specifica e ottima preparazione nel campo delle malattie nervose e mentali,
per lo spirito critico mostrato nella discussione dei titoli, per la precisa
conoscenza della semeiotica e della diagnostica mostrata nell’osservazione e
discussione sul malato e per come equilibratamente ha svolto la prova didattica.
Nel periodo del suo servizio presso il nostro
Ospedale, assegnato ad una importante sezione che accoglie circa 250 malati,
egli ha svolto e svolge il suo lavoro con assiduità, con impegno, con profondo
senso del dovere, prodigandosi nello studio e nella cura dei malati, oltre che
con piena conoscenza dei problemi clinici, con amore e con passione. Con lo
stesso impegno svolge l’incarico affidatogli della direzione di uno degli
ambulatori di igiene e profilassi mentale, istituiti nella zona dalla
Amministrazione provinciale.
Per la detta preparazione scientifica e per
l’attività pratica dimostrata, oltre che per la sua lineare condotta morale, ai
primi dello scorso anno ebbi a segnalare il suo nome per l’incarico a primario,
che, con deliberazione dell’Amministrazione provinciale, ha ottenuto con
decorrenza marzo 1962.
Pur impegnato com’è nell’attività pratica presso
l’Ospedale, lo Stefanachi infine ha continuato e continua a frequentare la
Clinica universitaria e non ha trascurato la ricerca scientifica: ha impostato
e va svolgendo da solo o in collaborazione con altri medici dell’Ospedale e
della Clinica altre importanti ricerche di ordine sperimentale, clinico e
terapeutico, alcune già date alla stampa, altre in via di prossima
pubblicazione.
E’, in breve, il Prof. Stefanachi un ottimo
elemento sotto ogni punto di vista, seriamente preparato, già bene affermato
nel campo della specialità neuropsichiatrica, per cui merita sempre più
brillanti affermazioni di carriera che io, di tutto cuore, gli auguro”.
Napoli,
6 maggio 1963.
Prof.
Francesco Vizioli
Napoli, 6 maggio 1963.
Prof. Vito
Longo
Dal 1° luglio 1965 al 31
dicembre 1966 ha diretto l’Ospedale psichiatrico provinciale di Catanzaro in
Girifalco ed unitamente il Centro di Igiene mentale di Catanzaro.
Nel certificato di
servizio, l’Avv. Aldo Ferrara, Presidente dell’Amministrazione provinciale di
Catanzaro, ha dichiarato che il prof. Stefanachi “si è distinto per capacità
organizzative non comuni, solida preparazione scientifica, vivo attaccamento al
servizio sì da riscuotere il plauso dell’Amministrazione”.
Poiché vincitore del
pubblico concorso, il 1° gennaio 1967 ha coperto il posto di Direttore
dell’Ospedale psichiatrico interprovinciale salentino fino al 2 gennaio 1970,
giorno in cui, per l’annullamento dei provvedimenti deliberativi dell’Ente da
parte del Consiglio di stato in seguito a ricorso di altro partecipante al
concorso, gli è stato conferito l’incarico provvisorio della Direzione dello
stesso Ospedale fino al 30/11/1973.
Per successiva delibera del
Consiglio di amministrazione dell’Ospedale psichiatrico interprovinciale
salentino, dal 1° dicembre 1973 è stato nominato Primario psichiatra presso il
reparto staccato di Strudà, dove, in seguito alla sua attività
clinico-terapeutica, ha apportato innovazioni assistenziali che sono state
documentate in un videotape presentato a numerosi congressi scientifici.
Con delibera n. 861 del
16/06/1984 dell’O.P.I.S, il prof. Stefanachi è stato assegnato a dirigere il
Servizio psichiatrico di diagnosi e cura, istituito presso l’Ospedale civile di
Maglie, con decorrenza 20/06/1984.
Per delibera n. 2123 del
18/03/1988 dell’O.P.I.S., in accoglimento ad istanza di trasferimento
presentata dal Primario per ragioni di salute, è stato disposto il suo rientro
presso il Presidio ospedaliero psichiatrico “G. Libertini” di Lecce, con
decorrenza 22/03/1988, dove ha espletato l’attività con la qualifica di
Primario psichiatra a tempo pieno.
In questo periodo il Prof. Stefanachi ha vissuto
stati di tristezza per mortificazioni arrecategli da parte degli amministratori
della USL/Le1 nell’ambito del riconoscimento dei suoi meriti.
Il 1/09/1996 ha raggiunto
il pensionamento.
E’ stato scelto come
componente della Commissione tecnico-scientifica della sezione Appulo-lucana
della Società italiana di Neurologia; componente del Consiglio direttivo
nazionale della Lega italiana di igiene mentale; componente del Consiglio
direttivo della sezione Appulo-lucana della Società italiana di Psichiatria.
Ha coperto la carica di
Presidente della Pro loco di Leuca.
Come Lion e socio di altre
associazioni culturali, ha preso parte a dibattiti di cultura e di arte.
Gli è stata affidata la
presentazione di libri prevalentemente a tematica psicosociale.
Tra gli hobby, la
bibliofilia, la malacologia ed il collezionismo di francobolli e cartoline.
Il 19 dicembre 2002
l’Associazione culturale “Prof. Vincenzo Nuzzone” di Lecce, nel premiare gli
“Eletti del Salento”, gli ha assegnato il diploma di merito come “personalità
che onora il Salento”.
E' deceduto a Lecce il 25 dicembre 2019.